Il filmato, introdotto da Carlo Lucarelli con l’intervento dello storico Bruno Tobia, illustra come dopo la prima guerra mondiale, parallelamente al lavoro di identificazione e di sepoltura dei morti, si crea un vero e proprio mito dei caduti di guerra. Il lutto diventa una parte fondamentale dell’identità nazionale, in paesi sconvolti dall’esperienza della morte di massa. Ciascun paese, a seconda della propria cultura e della memoria collettiva che intende costruire, mette in moto un sistematico processo di elaborazione del lutto.
Documento: Fotografia di Maria Bergamàs
Maria Bergamàs fu la donna incaricata di indicare, tra le undici bare radunate nella basilica di Aquileia il 25 ottobre 1921, quella che sarebbe stata poi seppellita a Roma, all’interno dell’Altare della Patria di piazza Venezia, dove il milite ignoto si trova tuttora. (foto)
Documento: Copertina della Domenica del Corriere, novembre 1921
Maria Bergamàs accasciata sulla bara nel momento della scelta delle spoglie del soldato caduto in guerra.
Documento: Legge 11 agosto 1921 per la sepoltura al Vittoriano della salma di un soldato ignoto della prima guerra mondiale.
Documento: Epigrafe pronunciata da D’Annunzio nella basilica di Aquileia il 2 novembre 1915, in occasione della ricorrenza dei Morti. Il cimitero degli Eroi di Aquileia, dove tale epigrafe è conservata, fu costruito nel 1915 e raccolse le salme dei primi caduti italiani sul Carso. La lapide venne abbattuta dagli Austriaci dopo Caporetto e scolpita nuovamente nel novembre del 1918.
In un continente intriso di sangue e ridotto ad un immenso cimitero, si diffondono nuove formule e rituali collettivi di celebrazione dei valori del nazionalismo patriottico. I milioni di uomini costretti a morire nelle spaventose e inutili carneficine tra trincee ed assalti, sono adesso trasfigurati ad eroi, che hanno compiuto un sublime sacrificio per la patria.
(Wikimedia Commons)
Copertina della Domenica del Corriere, novembre 1921
Cimitero austro-ungarico di Brunico
Sacrario di Redipuglia (Wikimedia Commons)
Monumento ai caduti del mare di Brindisi
Legge sul milite ignoto, 11 agosto 192)