Introdotto da Carlo Lucarelli con gli interventi del politologo Gian Enrico Rusconi e dello storico Giovanni Sabbatucci del politologo Gian Enrico Rusconi, il filmato riassume alcune delle spinose questioni affrontate alla conferenza di pace di Parigi dove, il 28 giugno 1919 viene firmato il trattato di pace con la Germania che istituisce anche la Società delle Nazioni. Subìto dalla Germania come un diktat, il trattato violava non solo gli accordi d’armistizio ma anche i 14 punti così strenuamente difesi dal presidente americano Wilson. Nella sua volontà punitiva della Germania - in particolare nella parte riguardante le riparazioni di guerra, giustificate con l’attribuzione di tutta la responsabilità del conflitto alla sola Germania - il trattato divenne oggetto di infinite controversie e recriminazioni.
Oltre al filmato, presentiamo una selezione di documenti che approfondiscono le vicende della conferenza di pace e del trattato di Versailles.
Documento: La Stampa, 19 gennaio 1919
Il quotidiano torinese dà notizia dell’apertura della conferenza di pace contemporaneamente all’inaugurazione del nuovo governo Orlando-Sonnino
Documento: le disposizioni del Trattato di Versailles nell’Enciclopedia Italiana Treccani
Documento: Robert Skidelsky, John Maynard Keyens
In questa monumentale biografia del grande economista inglese, viene ricordata anche la partecipazione di Keynes alla conferenza di pace e il suo saggio “Le conseguenze economiche della pace” del 1920. In quello scritto, Keynes profeticamente anticipa molti dei problemi che sarebbero scaturiti dal trattato. La principale accusa che rivolge ai tre leader dell’Intesa è quella di aver puntato la loro attenzione esclusivamente sui problemi territoriali e politici anziché su quelli economici del continente, disattendendo, per di più, agli impegni che avevano preso con i 14 punti.
Documento: La Stampa , 29 giugno 1919
Estremamente critico del trattato di pace anche l’editoriale della Stampa che il giorno successivo alla firma dice che “a Parigi si scrive sulla sabbia” e si sanzionano ufficialmente ingiustizie, soprusi e sopraffazioni.
Documento: L’Écho de Paris, 29 giugno 1919
Opposto il tono del giornale francese che, lo stesso giorno, sotto le immagini dei tre capi di stato maggiore francesi che si sono succeduti nel corso della guerra, titola solo: La Vittoria e La Pace.
Le immagini contenute in questo modulo vengono da diversi archivi digitali, come specificato nelle didascalie
Alla conferenza di pace il compito dei vincitori è estremamente difficile. Nelle durissime condizioni imposte alla Germania risulta evidente il contrasto tra l'ideale di una pace democratica, sostenuto soprattutto dal presidente americano Wilson, e l'obiettivo francese di una pace punitiva, che impedisca alla Germania di riprendere un ruolo significativo sullo scacchiere europeo.
L'Europa del 1919: in rosso i confini prebellici dell'Austria, in arancione i confini prebellici della Germania (University of California)
Truppe di occupazione del Reno (Bundesarchiv)
29 giugno 1919
(Library of Congress)