Introdotto da Carlo Lucarelli, con gli interventi dello storico Mauro Canali, il filmato racconta l’esplodere della rivolta popolare che nel giro di pochi giorni porta al crollo dello zarismo in Russia e all’abdicazione dello zar a metà marzo. La formazione di un comitato esecutivo guidato dagli esponenti delle forze liberali all’interno della Duma, la sera stessa della rivolta di Pietrogrado, il 27 febbraio del 1917, sembra poter incanalare le forze rivoluzionarie verso la costituzione di un nuovo stato liberal democratico capace di attuare riforme graduali e di mantenere il paese in guerra.
I documenti scelti a corredo del filmato raccontano la situazione dei primi mesi della rivoluzione russa dal punto di vista delle due forze che fin dall’inizio si contendono il potere, rappresentate rispettivamente dal socialista moderato Aleksandr Kerenskij, da subito incluso nel governo provvisorio, e dal leader della corrente bolscevica Vladimir Ilich Ulianov detto Lenin.
Documento: La Stampa, 17 Marzo 1917
Tutta la prima pagina del giornale è dedicata allo sviluppo degli eventi in Russia, tra cui il più importante è la formazione di un governo provvisorio con il principe L'vov a capo del gabinetto, il deputato dei Cadetti Miljukov al ministero degli esteri e Kerenskij ministro della giustizia.
Documento: A. Kerenskij, Memorie: La Russia alla svolta della storia
Queste pagine delle memorie di Kerenskij, unico rappresentante socialista all’interno del governo provvisorio, raccontano l’immenso compito che il nuovo governo si trovò davanti: non solo quello di riformare in senso democratico lo stato, la società e l’economia russa ma, prima ancora, quello di ricostruire l’intero apparato amministrativo del paese che si era dissolto assieme alla rivoluzione.
Documento: Lenin, le tesi di aprile
Appena rientrato in Russia dal suo esilio svizzero grazie al lasciapassare dei tedeschi, nelle sue tesi di aprile, pur riconoscendo la posizione minoritaria dei bolscevichi e quindi assegnando loro soprattutto un compito di opposizione intransigente al governo e persuasione delle masse, Lenin già delinea il suo programma: passaggio di tutto il potere dello stato ai Soviet, nazionalizzazione di tutte le terre e delle banche, una pace democratica senza annessioni.
Documento: La Stampa, 22 luglio 1917
La prima pagina dà notizia della costituzione del nuovo governo provvisorio guidato da Kerenskij
Documento: La Stampa, 11 settembre 1917
Si dà conto del tentativo fallito di colpo di stato militare del generale Kornilov.
Le ripercussioni delle sconfitte al fronte e del generale sforzo bellico fanno esplodere le contraddizioni interne alla Russia Imperiale. Nel febbraio del 1917 la rivolta degli operai e dei soldati di Pietrogrado provoca la caduta dello zar e la formazione di un governo provvisorio, dominato da forze liberali e moderate. Accanto al potere del governo, cresce il potere parallelo dei soviet, i consigli eletti direttamente dagli operai e dai soldati.
Georgy Yevgenyevich Lvov, primo capo del governo provvisorio russo (wikimedia commons)
Aleksandr Fëdorovic Kerenskij, capo del governo provvisorio russo
febbraio 1917 (wikimedia commons)