Con l’introduzione di Carlo Lucarelli e gli interventi degli storici Luciano Canfora e Giovanni Sabbatucci, il filmato prende in esame i giorni cruciali, sebbene apparentemente tranquilli, in cui si venne delineando la risposta austriaca all’attentato di Sarajevo. Da settimane l’opinione pubblica e perfino i governanti di mezza Europa sembravano aver dimenticato l’assassinio dell’arciduca d’Austria. Poi, d’improvviso, il 23 luglio 1914 l’Austria consegna il proprio durissimo ultimatum alla Serbia e la questione riesplode sui giornali di tutto il mondo.
All'interno del modulo, oltre al filmato, presentiamo una selezione di documenti (testi e immagini):
Documento: Christopher Clark, I Sonnambuli
In queste pagine del suo libro, Christopher Clark riferisce i resoconti degli incontri avvenuti tra Berlino e Postdam il 5 e il 6 luglio 1914 tra i vertici dell’Impero tedesco e i rappresentanti di quello austriaco. Fu in quella circostanza che la Germania firmò all’Austria il famoso “assegno in bianco”
La morte dell'Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria rappresenta il momento culminante di una tensione ormai incontrollabile tra l'Impero asburgico e la Serbia. L'Austria-Ungheria decide di inviare un ultimatum molto duro che, in caso di rifiuto, avrebbe provocato l'inevitabile conflitto. Le richieste asburgiche, presentate il 23 luglio 1914, vengono considerate inaccettabili dal governo serbo e due giorni dopo inevitabilmente respinte. Così il 28 luglio l'Imperatore Francesco Giuseppe firma la mobilitazione delle truppe contro la Serbia ed il Montenegro.
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