40 anni senza John Lennon, ucciso l'8 dicembre 1980 davanti all'ingresso della sua casa di New York, al Dakota Building, il palazzo maledetto dove nel 1968 Roman Polanski aveva girato gli esterni di Rosemary’s baby. Gli esplode cinque colpi di pistola il venticinquenne Mark Chapman, suo fan di lunghissima data. Lennon ha compiuto 40 anni da due mesi e da poche settimane ha dato alle stampe quello che sarà il suo ultimo album, il settimo, grandioso Double Fantasy, che segna il suo ritorno sulle scene insieme a Yoko Ono dopo un ritiro dalla musica durato cinque anni - principalmente utilizzati per stare vicino al figlio Sean ed essere libero dai contratti e dalla discografia. Il suo corpo viene cremato e una parte delle ceneri vengono sparse nell'oceano Atlantico. Muore con lui l’ideale di un rock innocente e comunitario che potesse davvero cambiare il mondo. Si apre un’altra era: quella distopica, incerta e individualista degli anni 80. Ma ancora oggi ci emozioniamo alle sue canzoni e immaginiamo che “all the people living life in peace”.