Giorgio Montefoschi: la grandezza di Elsa Morante

Cambiare il mondo con i libri

Lo scrittore e critico letterario Giorgio Montefoschi, laureato in Lettere con una tesi su Menzogna e sortilegio, racconta in una puntata di Scrittori per un anno la scrittrice Elsa Morante, le sue opere, i suoi luoghi di vita e di scrittura, i suoi amori e le sue amicizie.

Elsa Morante non era un carattere facile, non aveva mezze misure ed era piuttosto violenta nelle sue affermazioni. Quando poi si parlava di letteratura, in senso assoluto, allora queste ‘mezze misure’ diventavano veramente incandescenti: per esempio diceva che bisogna scrivere soltanto i libri che cambiano il mondo.

Elsa Morante nasce a Roma il 18 agosto 1912. Dopo aver esordito con i racconti Il gioco segreto, sposa Alberto Moravia e si dedica alla stesura di una grande saga familiare, Menzogna e sortilegio che vince il premio Viareggio. È il suo romanzo d’esordio e contiene già il tema a lei caro, che svilupperà in tutti i suoi romanzi, dell’insanabile contrasto fra realtà e illusioni. Elsa Morante pubblica pochissimi libri, tutti accompagnati da un lungo e complesso lavoro linguistico. L’isola di Arturo vince il Premio Strega nel 1957. Seguono i racconti de Lo scialle andaluso e nel 1974 La Storia che suscita un acceso dibattito per il radicale pessimismo che attraversa le sue pagine. Il suo ultimo romanzo è Aracoeli. Muore il 25 novembre 1985.

Giorgio Montefoschi nasce a Roma nel 1946, si laurea in Lettere con una tesi su Elsa Morante e pubblica il suo primo romanzo Ginevra nel 1974. Ha collaborato al programma tv Mixer cultura, di Giovanni Minoli e Aldo Bruno. Nel 1994 ha vinto il premio Strega con il romanzo La casa del padre. Da anni scrive sulle pagine culturali del Corriere della Sera.