Elena Stancanelli, La femmina nuda

Una storia di vergogna

La femmina nuda di Elena Stancanelli, pubblicato da La nave di Teseo, racconta in prima persona un’ossessione amorosa. Scrivendo alla sua più cara amica, Valentina, Anna vuole portare allo scoperto quello che ha provato e fatto nell’anno seguito alla separazione da Davide (la sua discesa nel "regno dell’idiozia”). Spiando Davide, entrando nelle sue chat, seguendo i suoi spostamenti attraverso il cellullare, Anna vuole sapere con che frequenza lui veda la donna di cui si è innamorato, cosa faccia con lei e soprattutto vuole capire in che cosa l’altra la sopravanzi in un crescendo di autolesionismo. Con Elena Stancanelli abbiamo parlato dei temi del libro e del concetto di femminile che emerge dalla narrazione.

Ecco. quando arrivavo lì ero al centro perfetto del dolore. Lì faceva male come nessun’altra cosa. Potevo solo sfiorarlo, quel pensiero. Poi dovevo abbandonarlo, in fretta. Centellinarlo. Solo un po’, fin quando non crollavo


Elena Stancanelli è nata a Firenze nel 1965. Vive a Roma. Ha pubblicato tra l’altro Benzina (1998), che è diventato un film, Le attrici (2001), Un uomo giusto (2011). È fra gli autori di Figuracce (Einaudi Stile Libero 2014).

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