Mathias Enard, Disertare
In fuga anche da se stessi
Mathias Enard, classe 1972, scrittore e traduttore francese, ci parla di Disertare, il romanzo a due voci che racconta l’eterno ritorno della guerra con la vicenda di un disertore in fuga attraverso un indefinito territorio mediterraneo e la storia di un geniale matematico tedesco sopravvissuto al campo di concentramento di Buchenwald.
L'intervista è stata realizzata a Roma in occasione di Libri Come 2025.
Mathias Énard è nato a Niort, in Francia, nel 1972. Nel 2000 si stabilisce a Barcellona, dove collabora a diverse riviste culturali. All’attività di professore di arabo all’Università Autonoma di Barcellona affianca quella di traduttore. Fra le sue opere: Breviario per aspiranti terroristi (2009), Zona (2011 e 2022), Via dei ladri (2014), Bussola (2016), L’alcol e la nostalgia (2017), La perfezione del tiro (2018), Ultimo discorso alla Società proustiana di Barcellona (2020), Parlami di battaglie, di re e di elefanti (2021) e Il banchetto annuale della Confraternita dei becchini (2021). Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Goncourt (2015), il Premio von Rezzori (2017), il Premio Konrad-Adenauer-Stiftung (2018). È stato inoltre finalista al Man Booker International Prize e al Premio Strega Europeo.
L'intervista è stata realizzata a Roma in occasione di Libri Come 2025.
Mathias Énard è nato a Niort, in Francia, nel 1972. Nel 2000 si stabilisce a Barcellona, dove collabora a diverse riviste culturali. All’attività di professore di arabo all’Università Autonoma di Barcellona affianca quella di traduttore. Fra le sue opere: Breviario per aspiranti terroristi (2009), Zona (2011 e 2022), Via dei ladri (2014), Bussola (2016), L’alcol e la nostalgia (2017), La perfezione del tiro (2018), Ultimo discorso alla Società proustiana di Barcellona (2020), Parlami di battaglie, di re e di elefanti (2021) e Il banchetto annuale della Confraternita dei becchini (2021). Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Goncourt (2015), il Premio von Rezzori (2017), il Premio Konrad-Adenauer-Stiftung (2018). È stato inoltre finalista al Man Booker International Prize e al Premio Strega Europeo.