“Uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto. Possiede un’intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera. Sono sicuro che avrà tutti i successi che merita” (Salvatore Accardo).
Con una tecnica impeccabile e un’espressività coinvolgente, Giuseppe Gibboni ha conquistato la giuria e il pubblico della 56esima Edizione del Concorso Internazionale di Violino “Premio Paganini” di Genova nell’ottobre 2021. Giuseppe Gibboni - classe 2001 - è stato il primo violinista a riportare all’Italia il Premio Paganini dopo 24 anni dal 1997. In tale occasione si è aggiudicato anche il premio del pubblico e due premi speciali per la migliore interpretazione dei Capricci e del Concerto per violino di Niccolò Paganini. Gibboni ha così dato inizio alla sua carriera concertistica debuttando con il Concerto per violino di Čajkovskij con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la direzione di Lorenzo Viotti e suonando con la chitarrista Carlotta Dalia su invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella presso il Palazzo del Quirinale. Quest’ultimo concerto è stato trasmesso in diretta su Rai Radio 3.
Nato e cresciuto in una famiglia di musicisti, Giuseppe Gibboni è stato istruito dal padre Daniele Gibboni prima di frequentare il Conservatorio “Martucci” di Salerno. All’età di 14 anni è stato ammesso all’Accademia Stauffer di Cremona, dove ha ricevuto lezioni da Salvatore Accardo. Con grande successo ha maturato il Diploma d’Onore presso l’Accademia Chigiana di Siena. Dopo un corso di perfezionamento di cinque anni presso l’Accademia Perosi di Biella con Pavel Berman, studia attualmente all’Università Mozarteum di Salisburgo come allievo di Pierre Amoyal.
Con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, per la serata conclusiva della rassegna estiva "Rai Orchestra POPS", interpreta, in prima esecuzione italiana, il Concerto per violino e orchestra di Wynton Marsalis. Scritto nel 2019, è il primo concerto per violino di ispirazione classica del compositore americano, in cui però si fondono diverse tradizioni musicali, dal jazz, alla musica colta e sino alle sonorità celtiche.