Banksy e la street art visti da Achille Bonito Oliva

Lo sguardo collettivo

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        Vi proponiamo un video d'archivio in cui il critico d’arte, Achille Bonito Oliva dice la sua su Banksy, la street art e i suoi protagonisti, senza dimenticare la Pop art e le culture primitive africane che sono alla base delle diverse avanguardie artistiche che segnarono l'arte del novecento. Achille Bonito Oliva descrive l’opera dell’artista di Bristol come un tratto sociale, un’incursione nel panorama cittadino con l’intento specifico di stimolare l’osservatore.


        Agli inizi del 2000, Banksy, artista solitario e clandestino, inizia a diffondere per le strade di Londra i suoi disegni, i suoi graffiti irripetibili che sono messaggi di risposta ai cambiamenti politici, economici e culturali della società.

        La street art, pura espressione di arte pubblica, intercetta testimoni indiretti, continua Bonito Oliva, fatta di spettatori istantanei che si raccolgono e presto disperdono il loro sguardo in una disattenzione collettiva.

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