Uno speciale di Rai Cultura, con rare e preziose interviste, dedicato a Daniele Del Giudice (Roma, 11 luglio 1949 – Venezia, 2 settembre 2021), tra i più importanti scrittori italiani contemporanei. Ma anche critico letterario raffinato e colto, lettore di libri altrui con una curiositas per le molte forme del conoscere e del raccontare. Dopo un apprendistato a "Paese sera", nel 1983 esordisce con il romanzo
Lo stadio di Wimblendon conquistando subito la fiducia e l'apprezzamento di critica e pubblico, a cominciare da Italo Calvino che ne firma una quarta di copertina memorabile. Nel suo secondo libro,
Atlante occidentale, uscito nel 1985, racconta l'amicizia tra il fisico Pietro Brahe e lo scrittore Ira Epstein, accomunati dalla passione per il volo, passione che torna nei racconti di
Staccando l'ombra da terra con cui vince il Premio Bagutta. Tra i suoi libri:
Nel museo di Reims, Mania,
Orizzonte mobile e
I-Tigi. Canto per Ustica, testo di uno spettacolo teatrale scritto con Marco Paolini. È autore dell'introduzione alle
Opere complete di Primo Levi (1997 e 2016). I suoi scritti sono stati raccolti nei due volumi:
In questa luce, di saggi e scritti autobiografici, e ne
I racconti del 2016. Nel 2002 gli è stato assegnato il premio Feltrinelli - Accademia dei Lincei per il complesso della sua opera narrativa. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti anche il Premio Viareggio Opera Prima nel 1983, il Premio Giovanni Comisso nel 1985, il Premio Bergamo nel 1986. Sabato 4 settembre 2021 a Venezia ha ricevuto il Premio Campiello alla Carriera 2021. Dalle motivazioni espresse da Walter Veltroni, presidente della giuria dei letterari del Premio:
Del Giudice ha saputo frequentare la leggerezza - intesa nel senso che Calvino attribuiva a questo termine - facendola incontrare con la profondità di un viaggio permanente, mosso dal dubbio e dalla curiosità. Ha scritto libri emozionanti e colti, ha indagato l’universo dei sentimenti umani e quello, solo apparentemente lontano, della tecnica e della meccanica. Il premio, davvero alla carriera, onora con immenso affetto uno dei massimi protagonisti della vita letteraria, culturale, civile del nostro tempo.