Undici telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 15 radiomicrofoni dedicati ai solisti. Un gruppo di lavoro di 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video. Una preparazione che vede lo staff di regia seguire fin dalle prime prove la messa in scena dello spettacolo, e un numero crescente di addetti lavorare nelle due settimane precedenti il debutto. È l’impegno della Rai per la prima della Scala, che quest’anno inaugura la sua stagione con Boris Godunov, il capolavoro di Modest Musorgskij proposto nella sua prima versione in sette scene, presentata – e rifiutata - ai Teatri imperiali di San Pietroburgo nel 1869.
L’evento culturale più importante dell’anno vedrà protagonisti il direttore musicale Riccardo Chailly, il regista Kasper Holten e un cast di cantanti straordinari capitanato da Ildar Abdrazakov.
Boris Godunov sarà proposto da Rai Cultura in diretta in esclusiva su Rai 1 il 7 dicembre a partire dalle 17.45. Lo spettacolo, con la regia televisiva di Arnalda Canali, sarà trasmesso in diretta anche su Radio 3, su Rai 1 HD canale 501 e su RaiPlay, dove potrà essere visto per 15 giorni dopo la prima. Oltre tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli, per portare il capolavoro di Musorgskij nelle case degli italiani, perché la grande musica è di tutti, come hanno dimostrato gli oltre 2 milioni di telespettatori del Macbeth del 7 dicembre 2021.
Oltre a trasmettere l’opera, con grande attenzione per la ripresa audio e video curata dal Centro di Produzione TV di Milano, come di consueto la Rai racconterà anche ciò che accade attorno allo spettacolo più atteso della Stagione. Su Rai 1, Milly Carlucci e Bruno Vespa, con collegamenti di Serena Scorzoni dal foyer, condurranno la diretta televisiva incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, i protagonisti e gli ospiti presenti. Per Radio 3 seguiranno la diretta Gaia Varon e Oreste Bossini. Saranno coinvolte anche le diverse testate giornalistiche della Rai con dirette, servizi e approfondimenti, con ospiti in studio e dal foyer della Scala.
Come per il Macbeth del 2021, anche quest’anno la trasmissione dell’opera sarà corredata dall’audiodescrizione in diretta, grazie alla quale anche le persone cieche e ipovedenti potranno avvalersi di tutte quelle informazioni visive non trasmesse verbalmente – costumi, aspetto e mimica dei personaggi, azioni non parlate, location, scenografia e luci –; tale accessibilità sarà estesa anche a tutto ciò che accadrà intorno allo spettacolo e verrà trasmesso in TV prima dell’inizio e durante l’intervallo. Il servizio è realizzato da Rai Pubblica Utilità – Accessibilità. L’audiodescrizione, attivabile dal televisore sul canale audio dedicato – e fruibile anche in streaming su RaiPlay – fa parte del percorso di inclusione intrapreso con impegno e determinazione dalla Rai, con l’obiettivo di rendere sempre più concreta e ampia l’offerta di vero servizio pubblico.
Si avvarranno delle riprese in Alta Definizione diffuse da Rai circa 40 sedi coinvolte nell’iniziativa sociale “Prima Diffusa” del Comune di Milano e il maxischermo collocato al centro dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, che offre la Prima ai cittadini.
Sono numerosi i broadcaster di tutti i continenti che trasmetteranno l’evento in diretta da Milano grazie agli accordi sottoscritti con RaiCom: da Arté per Francia, Belgio, Germania, alla Svizzera Rsi, dalla giapponese Nhk alla portoghese Rtp e alla ceca Česká Televize. L’opera sarà trasmessa in live streaming mondiale anche dalla piattaforma Medici Tv e sarà proiettata in sessanta sale cinematografiche di Spagna, America Latina e Australia.