Rai Cultura presenta Maxi - il grande processo alla mafia, una docufiction seriale, in sei episodi da un’ora, che racconta la storia di uno degli eventi più significativi nella lotta alla mafia. Il processo, tenutosi a Palermo tra il 1986 e il 1987, venne istruito dal Pool antimafia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a cui si arrivò anche grazie alle dichiarazioni di Tommaso Buscetta, il primo grande collaboratore di giustizia che ha svelato ai magistrati i segreti di Cosa Nostra. In totale 638 giorni di durata che portarono a una sentenza di condanna senza precedenti, con diciannove ergastoli e 2665 anni complessivi di carcere per 346 imputati. Alla sbarra 476 persone, presenti 200 avvocati, prodotte 8000 pagine di sentenza ordinanza, il tutto in un'aula giudiziaria di enormi dimensioni costruita per l'occasione, l’aula bunker. La docufiction propone una narrazione originale che intreccia le vicende documentate dal repertorio delle udienze in aula (migliaia di ore di materiale audiovisivo, digitalizzato, catalogato e studiato in modo approfondito) a vari momenti di ricostruzione. Il racconto si sviluppa nei sei episodi attraverso i ricordi di un giornalista Rai della sede di Palermo, Franco, interpretato dall’attore Giovanni Guardiano, che ricorda tutti gli avvenimenti da un periodo successivo alle morti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La voce narrante del protagonista si mescola al repertorio originale e a scene di fiction attraverso le quali rivive “l’epopea” dei giornalisti e tecnici Rai chiamati a riprendere e documentare l’intero processo, sia per il pubblico italiano sia per le reti televisive di tutto il mondo (il processo ebbe una vasta risonanza internazionale, la Rai era l’unica emittente ammessa in aula). Accanto a Franco lavora una piccola squadra composta da un cameraman, Gianni, interpretato dall’attore Fabrizio Colica, romano, trentenne, mandato apposta come rinforzo e Teresa, interpretata dall’attrice Chiara Spoletini, montatrice e assistente alla regia appena assunta in Rai, contornati da altre figure minori di redazione (colleghi giornalisti, registi, tecnici). Franco, Gianni e Teresa seguiranno l’intero processo, condividendo lo stress di un lavoro incessante, affrontando complesse situazioni emotive, pressioni psicologiche e minacce, fino alla sentenza finale.