Lo Speciale Neoclassicismo, propone temi e artisti importanti che hanno attraversato momenti di storia, filosofia e costume della prima corrente artistica occidentale impegnata a plasmare il gusto su larga scala, dall'Europa all'America, fino alla Russia. Il Neoclassicismo, oltre alle arti tradizionali (urbanistica, architettura, scultura, pittura), ha promosso l'alto artigianato e le arti minori, dando avvio a un proto-design rivolto all'arredo di interni e alla progettazione di suppellettili. L'Illuminismo storico e filosofico infine, basi su cui nasce e si sviluppa il Neoclassicimo, hanno sostenuto la nuova idea di patrimonio artistico con la nascita di grandi musei e collezioni aperte al pubblico.
Dalla pubblicazione in Francia dell'
Encyclopédie di Diderot e d'Alembert, fino alle ultime gesta di Napoleone, al Congresso di Vienna e alla Restaurazione, il movimento neoclassico attraversa quasi settant'anni di storia. Muove i primi passi dalla metà del Settecento con la riscoperta di Ercolano e Pompei, che promuovono un nuovo interesse per l'antichità tardo romana esplorata nelle stampe di Giovanni Battista Piranesi. Il gusto neoclassico però, affonda le sue radici estetiche e filosofiche soprattutto nella rivalutazione di una Grecia all'apice della bellezza e dell'armonia dell'età di Pericle, la Magna Grecia italiana: Paestum e Segesta, diventano tappe fondamentali del Grand Tour. Ma l'Italia non offre solo l'opera di grandi artisti del passato, dal mondo arrivano ora nel paese mediterraneo pittori paesaggisti che transiteranno il sentimento neoclassico per il tipico paesaggio ricco di storia, verso il Romanticismo.
Il Neoclassicismo apre le porte dell'arte moderna con i trattati estetici di pittori teorici come Anton Raphael Mengs, o storici filosofi come Johann Joachim Winckelmann padre della Storia dell'arte. Il Bello Ideale lo ritroviamo nelle opere di Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, modelli esemplari della sublime bellezza scaturita dalla lievità dei loro marmi bianchi e puri, e nella pittura dal pennello sottile del francese Jean-Auguste-Dominique Ingres. Mentre gli ideali rivoluzionari del neoclassicismo saranno trattati da Jacques Louis David.
L'architettura neoclassica codificata da Francesco Milizia, trova applicazione a Milano nelle facciate di Giuseppe Piermarini e nella sistemazione urbanistica del Foro Buonaparte di Giovan Antonio Antolini. Il modello innovativo di città costruita attorno a centri focali, collegati da ampi viali, lo ritroviamo in Inghilterra a Bath, luogo di antiche terme romane. Qui una coppia di architetti visionari, padre e figlio, John Wood il Vecchio e il Giovane, concepiscono anche una sorta di realtà abitative a schiera.