Rai Cultura ha seguito il convegno internazionale
Giuseppe Galasso tra storia a vita civile, che si è svolto a Napoli il 21 e 22 novembre 2024, promosso dalla
Fondazione Biblioteca Benedetto Croce con la collaborazione della
Società Napoletana di Storia Patria e dell’
Università Suor Orsola Benincasa, inaugurato nella Sala Baroni del Maschio Angioino alla presenza del Ministro della Cultura
Alessandro Giuli e con gli interventi del Sindaco di Napoli
Gaetano Manfredi e del Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei
Roberto Antonelli.
Messaggio del Presidente della Repubblica
«Storico insigne, accademico dei Lincei, meridionalista appassionato, apprezzato parlamentare e uomo di governo, Giuseppe Galasso ha lasciato alla Repubblica con la sua opera un’eredità preziosa. Il provvedimento sulla tutela del paesaggio che porta tutt’oggi il suo nome rimane prova ulteriore della qualità della sua azione.
La scelta della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce di dedicare alla figura di Galasso un Convegno di studi appare altamente opportuna.
Galasso, non ancora trentenne, divenne segretario dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, fondato da Croce poco dopo la Liberazione.
Le riflessioni sull’opera crociana e sullo storicismo sono poi rimaste una costante del suo percorso intellettuale, fino all’impegno di curatore della riedizione della vasta produzione del filosofo.
Convinto della centralità della questione meridionale, Giuseppe Galasso non si limitò a denunciare i perduranti squilibri, ma pose costantemente il tema di un rilancio unitario del Paese e di una vocazione europea condivisa da Nord e Sud Italia.
A quanti parteciperanno al Convegno mi è grato rivolgere espressioni di vivo apprezzamento».
Sergio Mattarella Nello speciale gli interventi di
Benedetta Craveri, Presidente della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce,
Maria Antonietta Visceglia,
Luigi Mascilli Migliorini,
Andrea Giardina, Soci Corrispondenti dell’Accademia Nazionale dei Lincei,
José- Enrique Ruiz-Domènec, professore dell’Universidad Autónoma de Barcelona,
Jean Boutier, professore dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales,
Emanuele Cutinelli-Rendina, Direttore del Dipartimento di studi italiani dell’Università di Strasburgo,
Guido Pescosolido, professore emerito di Storia moderna della Sapienza Università di Roma,
Vincenzo Ferrone, ordinario di Storia moderna dell'Università di Torino,
Renata De Lorenzo, Presidente della Società Napoletana di Storia Patria,
Roberto Balzani, professore dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum,
Valerio Petrarca, professore dell’Università di Napoli Federico II,
Giuseppe Severini, già presidente di sezione del Consiglio di Stato,
Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa,
Emma Giammattei, professore emerito dell'Università Suor Orsola Benincasa,
Vittoria Fiorelli,
Gianluca Genovese,
Nunzio Ruggiero,
professori dell'Università Suor Orsola Benincasa,
Emilia Del Franco,
editore Bibliopolis,
Gabriele Capone, Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Campania.
In occasione del Convegno, è stata presentata la prima
Bibliografia degli scritti di Giuseppe Galasso, promossa anch’essa dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, curata da Luigi Mascilli Migliorini e pubblicata dalla casa editrice
Bibliopolis.
«Un’iniziativa dettata non solo dall’ammirazione per il grande storico, ma in considerazione del contributo prezioso da lui dato, con studi magistrali, alla conoscenza dell’opera di Benedetto Croce».
Benedetta Craveri Nelle tre sessioni del convegno si è svolta una riflessione sul lavoro di Galasso inquadrato nella cornice della storiografia italiana ed europea, sul suo impegno politico che seppe unire a quello accademico, e sul significativo ruolo che svolse nella vita civile e sul rapporto del grande storico con l’eredità di Benedetto Croce e con la cultura di Napoli e del Mezzogiorno.
Giuseppe Galasso (Napoli 1929-2018) è stato professore di Storia medievale e moderna all’Università di Napoli Federico II dal 1966, quindi di Storia moderna all'Università Suor Orsola Benincasa. Si è occupato della politica italiana del Cinquecento e dell’età contemporanea, con particolare attenzione ai problemi del Mezzogiorno. Presidente della Società napoletana di storia patria (1980-2010), della Biennale di Venezia (1978-1983) e della Società Europea di Cultura (1982-1988), dal 1977 divenne socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Direttore della Storia d'Italia, edita dalla UTET (24 voll., 1976-95), tra le sue opere si ricordano: Mezzogiorno medievale e moderno (1965); Croce, Gramsci e altri storici (1969); Napoli spagnola dopo Masaniello (1972); Potere e istituzioni in Italia (1974); Il Mezzogiorno nella storia d'Italia (1977); L'Italia come problema storiografico (1979); L'altra Europa. Per una antropologia storica del Mezzogiorno d'Italia (1982); Croce e lo spirito del suo tempo (1990); Il Regno di Napoli. Il Mezzogiorno angioino e aragonese 1266-1492 (1992); Sicilia in Italia (1994); L'Italia moderna e l'unità nazionale (con L. Mascilli Migliorini, 1998); Storiografia e storici europei del Novecento (2016); Storia della storiografia italiana. Un profilo (2017). Curò la collana delle opere di Benedetto Croce stampate dall’editore Adelphi.
Iscrittosi al Partito repubblicano italiano sin dall’età di 16 anni, fu consigliere comunale a Napoli (1970-1993) e assessore alla Pubblica Istruzione (1970-1973). Eletto deputato per tre legislature (1983- 1994), in qualità di sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali nei governi Craxi fu promotore, tra l’altro, della “legge Galasso”, con la quale gran parte del territorio nazionale veniva sottoposto a "vincolo paesistico" (legge 8 agosto 1985, n. 431).